Pagina:Martini - Trattato di architettura civile e militare, 1841, I.djvu/155

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libro i. 135

fermata, imperocchè nell’isola di Creti appresso al fiume Potereon, da una parte del quale era una città chiamata Gnoson, e dall’altra una chiamata Cortina, dove che si vide che le pecore le quali pascevano nel territorio di Gnoson avevano la milza secondo che comunemente ricerca la proporzione di quel membro. Ma quelle che dall’altra parte pascevano verso Cortina erano di essa quasi al tutto private. Onde li desiderosi di conoscere l’azione di tale effetto trovarono questo procedere, perchè nelle parti di Cortina era un’erba chiamata Splenon, la quale è consuntiva dell’umore malinconico ovvero fecce del sangue, delle quali essa milza è ricettaculo, onde il simile è da esistimare che che nei corpi umani operasse; e questo quanto alla seconda parte sia a sufficienza.


CAPO III.

Della bontà delle acque.

Quanto alla terza parte, occorre il trattare delle acque per la medesima cagione, dove è da sapere, che benchè l’acqua di sua natura sia fredda e umida, niente di meno per le ragioni assegnate delle alterazioni della terra, e perchè passando per alcuni terreni piglia la complessione e sapore di quelli e si trasmuta e altera di sua natura, e seco molte maligne qualità trasporta. Onde per conoscere quando queste acque sono convenienti per il vitto, metterò tre vie per le quali si conseguirà questo fine, e ultimatamente due esperienze. La prima via e modo è questa, che ogni volta che l’acqua ha in sè sapore alcuno si può senza errore tenere che non sia pura, perocchè l’acqua pura, come ciascuno elemento, non debba contenere sapore, perchè il sapore resulta di quattro qualità prime, cioè, calidità, frigidità, umidità e siccità; delle quali il puro elemento non ha se non due, e tanto più è puro quanto di quelle che ad esso non sono naturali manco partecipa: per la qual cosa il sapore dimostra l’acqua essere minerale, o con superfluità, terrestrità maligna alla sanità degli animali. La seconda via è considerare se l’acqua ha in sè colore, sicchè i corpi colorati non