Pagina:Martini - Trattato di architettura civile e militare, 1841, I.djvu/217

Da Wikisource.

libro iii. 197

questo, all’entrata e uscita del fiume sia fatta una steccaia o chiusa di mura collegate di retti e traversi legni, sicchè l’acqua fra l’una e l’altra faccia pelago per tutta la lunghezza del fiume alla terra dentro, perchè oltre all’ornato e fortezza della terra, sopra quello si possono fare mulini e altri edifizi utili e necessarii al compimento della città1. Quando la città non fusse libera saria conveniente fare nell’ingresso, esito, principio e fine del fiume una fortezza, acciocchè dai detti luoghi fusse la città sicura. Ultimatamente, se il fiume fusse tale che dal mare alla città si potesse navigare, facciasi appresso all’uscita2 una lata e profonda fossa a similitudine di porto da una delle bande, nella quale per i tempi non tranquilli e mala tempesta si possano sicuramente ridurre i navigli senza patire percosse dalle onde del fiume.

Se la città fosse locata in un rotondo e connesso poggio, in colle, ovvero in valle, le vie trasverse possono in tre modi essere formate: cioè lumacate, obblique e graduate, avvengachè le vie che dal centro alla circonferenza procedono, debbano sempre esser rette e alle parti corrispondere, come di sopra è stato dichiarato: ma se più mescolatamente delle dette posizioni e siti partecipassero, le parti del piano, secondo le regole del piano, e quelle dell’altre per le altre corrispondenti già determinate devono essere ordinate. E per fuggire ogni superfluo parlare, è da ricorrere al disegno acciò che il senso parimente e l’intelletto comprenda (tav. III 11, 12, 143).

Nel fine del presente capitolo non è da tacere una conclusione che quando si avesse ad edificare la principale città, stabilito prima il suo distretto o territorio, in questo caso il luogo suo conveniente è il centro o appresso, salvi gli altri rispetti più principali, come cosa comune alle particolari, come il governatore debba essere indifferente ai governi4, e conveniente ancora il detto loco per la giustizia da amministrarsi con quello per le mercanzie e vittuarie: perocchè il servo non

  1. Ai fogli 8 e 9 del cod. membr. Saluzziano vedonsi parecchie figure di serrate ovvero chiuse, steccate o steccaie, e rostatoie ossiano pennelli o prismi.
  2. Cioè all’uscita del fiume dalla città.
  3. Le altre piante furono tralasciate perchè inutili o non abbastanza accurate.
  4. Imparziale coi governati.