Pagina:Martini - Trattato di architettura civile e militare, 1841, I.djvu/39

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di fr. di g. martini. 19

recinto da un portico su pilastri laterizi archeggiati è notato di tozzezza: il secondo, archeggiato anch’esso, ma sopra colonne, è biasimato per sveltezza eccedente. Ho detto che questi claustri sono opera probabile di Francesco (dico probabile, non certa, poichè quanto dirò lo consente, ma lo stile non è tutto suo), e ne ho prova nel sapersi che sotto la sua direzione fu nel 1475 rifatto il tetto di quella chiesa, giusta la narrazione di un contemporaneo: «Adì 2 di settembre 1482 si finì di tirar su la quinta trave a capo l’altar maggiore di S. Francesco e furon messe più alte di quelle di prima, perchè pareva basso, e tutto l’altro tetto fu alzato braccia..... al pari del muro, fatto senza sconficcare alcuna cosa; e fu ingegno di Francesco di Giorgio di Martino nostro cittadino, il quale sta col Duca d’Urbino, ma mandocci due suoi garzoni e nostri cittadini. Quelle che furono alzate, furono quelle dalla sagrestia in su a capo l’altar maggiore; e fu l’anno 1482 (1)». Sappiamo pure che nel luglio del 1476 egli era in Siena, leggendosi in un codice, citato dal Romagnoli, scritto al commissario Guiducci, che d’ordine dei signori governanti sono invitati a visitare il lago della Bruna M.° Francesco e M.° Sano, ossia Ansano (2).


CAPO III.

Va in Urbino ingegnere del duca Federico, pel quale edifica molte rocche. Il ducal palazzo d’Urbino fecelo Luciano Schiavone. Si notano gli errori di parecchi scrittori. Però i bassirilievi di quel palazzo sono di Francesco. Confutazione dell’opinione di M.r Bianchini.


Una petizione che Francesco presentò alla repubblica nel 1477, ci palesa che in quell’anno egli era già al soldo del duca d’Urbino. Eccola (3):

  1. Diari Sanesi di Allegretto Allegretti presso i R. ital. Script., vol. XXIII, col. 776. Malgrado la confusione che è in questi Diari, non è difficile il ravvisare per questo fatto l’anno 1475, benchè in apparenza non lo sia.
  2. Copialettere della repubblica, n.° 95.
  3. Archivio delle Riformag. di Siena. Scritture concistoriali. Fascio 21, trovato dal Romagnoli, come tutti i seguenti documenti, e stampato dal D.re Gaye al n.° CV.