Pagina:Mastriani - La cieca di Sorrento 1.djvu/133

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la spesa... capisci! Ho risecato un tornese al giorno per farti questa mane una sorpresa... Ma già... hai corso un brutto pericolo... Guarda... poc’altro tempo che tardavi... addio fagioli, perchè sarebbe andato in fumo ogni cosa! La Madonna non lo ha permesso... va... siediti, e pranza in grazia di Dio: io ho mangiato i miei, ed ho fatto un peccato di gola, perchè doveva aspettare il tuo ritorno per mangiarmeli teco... tu perdonerai, n’è vero? Io sono una povera vecchiarella, e soffro quando passa mezzodì.

Una lagrima comparve negli occhi di Gaetano... Ei si sentia commosso nel profondo dell’anima. Tanta virtù ed abnegazione congiunte a tanta miseria!

Ed una tal donna avea tanto sofferto in sua vita!!

— Povera nonna! le disse, ottima donna!.. ma ormai racconsolati... avremo giorni migliori.

— Che intendi dire, Gaetano?

Tal dimanda rivolgeagli la vecchia, mettendo sovra un tavolo una succida tovaglietta, e su questa un boccal d’acqua, un cucchiaio dì legno ed un piattellino di creta.

Gaetano si era seduto per mangiare.

— Intendo dire... che la è questa l’ultima volta ch’io mi seggo a cotal mensa... Domani pranzeremo con posate d’argento, con cristalli e biancheria delle Fiandre.

La nonna, che spensieratamente stava occupata a versare i fagioli nel piattellino tenendo