Pagina:Mastriani - La cieca di Sorrento 1.djvu/145

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ranno appuntate a delitto, se malamente le lasciasti passare.

Guari non andò dalla sua dimora in Londra che il suo nome, o per meglio dire, il nome di Oliviero Blackman si sparse per tutta la città, qual medico che aveva oprato prodigi nell’arte sua. Ed in fatti, non vi era infermo, al cui letto di dolori ei si fosse appressato, che dopo alquanti dì non sentisse scemate le sue sofferenze; non pochi moribondi e spacciati da’ medici aveva sottratti da sicura morte; a non pochi ciechi avea restituito il supremo senso del corpo. La sua presenza, che a tutti soleva ispirare ripugnanza ed antipatia per la irregolarità delle sue forme corporali, giugnea sospirata qual manna celeste a’ sofferenti di ogni classe: il suo nome era benedetto da per ogniddove e da tutti, e solamente era maledetto dallo stesso Oliviero Blackman, imperocchè egli detestava sè medesimo, quanto un uomo detestar può il suo più mortale inimico.

Sembra superfluo il dire che alla rinomanza per lui acquistatasi tenne dietro la ricchezza... Gaetano si vide in pochi anni padrone d’una fortuna considerabile e tale che ne’ sogni della sua fantasia giammai non avrebbe osato sperare. Le sterline piovevano in casa sua da ogni parte; carrozze da’ più ragguardevoli blasoni ingombravano giorno e notte la strada che mettea capo al modesto portoncino della sua dimora; superbi lordi ed altiere ledi non si adontavano di salire le gradinate del medico, allora che questi non avea tempo bastante per