Pagina:Mastriani - La cieca di Sorrento 1.djvu/59

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che mia zia sia ita fuori in questo momento, perocchè molto a cuore avrebbe avuto la garbatezza d’una vostra visita.

— Grazie, madamigella, rispose Rionero inchinandosi e sedendosi dirimpetto a lei sovra una delle eleganti poltrone... Mi permetterete di non partecipare interamente al vostro rammarico per l’assenza della baronessa... Con tutta l’altissima stima che io le professo, non posso che esserle gratissimo di avermi procurato, senza dividerlo con altri, il piacere della vostra presenza.

Ciò detto, temendo di essersi troppo presto avanzato in discorso, soggiunse, quasi per mitigare la troppa arditezza del suo pensiero:

— Credete voi, madamigella, che il solo amore sia geloso, e che l’amicizia non sia parimente?

Questa nobile ammenda della sua avventatezza ricompose la fisonomia di Albina, che alcun poco rabbuiata si era a quelle prime significative parole.

— Il vostro cuore è caldo e nobile, signor marchese... e la vostra fantasia accesa dal bel cielo d’Italia si lascia scorgere ne’ vostri appassionati discorsi... Di qual parte d’Italia siete?

— Sono di Napoli, madamigella, di quella terra prediletta da Dio... Noi altri napolitani siamo figli del sole... abbiamo l’anima espansiva com’esso, e la nostra vita però non è che amore... Se noi non amassimo, moriremmo.