Pagina:Mastriani - La cieca di Sorrento 2.djvu/49

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rai, te lo chieggo in ginocchi in questo supremo istante; dimmelo, Beatrice, ed io sarò compensato abbastanza.

E Gaetano si gittò alle ginocchia di lei, e pianse col capo curvato su i gomiti della sedia a bracciuoli.

— Sig. Blackman, disse la fanciulla, la vostr’anima è bella e nobile, io vi amerò... sì, sento che vi amerò.

— Ciò mi basta, rispose Gaetano, altro non chieggo; queste parole daranno al mio braccio la forza di oprare prodigi... Andiamo, il tempo stringe, e vostro padre è lì che conta i minuti secondi... Beatrice, ora io non sono tuo amante, ma tuo medico. La mia mano dovrà proccurarti un dolore intenso ma istantaneo; mi perdonerai tu?

— Anche se dovessi morire un istante dopo; morrò contenta e felice di riveder mio padre... e voi.

— Fine alle commozioni, Beatrice, disse Gaetano; ormai ricomponetevi; la vostra anima sia tranquilla come la vostra fronte; sia questo momento simile a tutti gli altri della vostra vita... Badate in ispecie di non fare il minimo movimento col capo e col corpo nell’atto dell’operazione; pensate a Dio e a vostra madre. Dal canto mio, eccomi freddo innanzi a voi; la mia mente è tranquilla e serena, e questo ardente mio cuore non avrà la forza di turbare i movimenti del mio braccio...

Gaetano altro non disse; egli sapea che le donne in generale hanno maggior forza e coraggio degli uomini nel sopportare le operazioni.