Pagina:Mastriani - La cieca di Sorrento 2.djvu/57

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le. Oh! in quei momenti io lfamava, padre mio, l’amava; il mio cuore era un fiume di riconoscenza! E quando i miei occhi si apriron la prima volta dopo l’operazione, io credetti un sogno quanto mi era accaduto. Oliviero Blackman mi si rappresentava alla fantasia come uno di quegli angioli che io vedea spesso nelle mie notti.... Oh padre mio, se ora io godo la gioia suprema di riguardare il tuo volto, a chi lo debbo, se non ad Oliviero?

In questo, un uomo si gittò a’ piedi della fanciulla senza dir motto.

Beatrice dette un grido di sorpresa e, per un movimento irresistibile, sollevò la testa di Gaetano.

— Voi, signore! Voi Oliviero Blackman!!

Gaetano non rispose, ma pallido... e cogli occhi smorti guardava le pupille di Beatrice, come assorto in celeste visione.

— Egli è desso, disse il padre, è il tuo salvatore... il tuo sposo!

Beatrice si abbandonò nelle braccia del padre, il quale la strinse con indicibil tenerezza contro il suo cuore; Gaetano si alzò, incrociò le braccia, e, parlando tra sè medesimo, profferiva queste parole:

- Mia! mia!... Oh non è possibile! non è possibile! tanta felicità non è per me!!