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al battesimo di mia nipote.... Si vede che non è sangue nostro....
Anche il vecchio Motta s’era rifiutato, la mattina, allorchè Gesualdo era andato a pregarlo di mettere l’acquasanta alla nipotina. Seduto a tavola — stava mangiando un boccone — gli disse di no, levando in su il fiasco che aveva alla bocca. Poi, asciugandosi le labbra col dorso della mano, gli piantò addosso un’occhiataccia.
— Vacci tu al battesimo della tua figliuola. E’ affar tuo! Io non son nato per stare fra i signoroni.... Voialtri venite a cercarmi soltanto quando avete bisogno di me.... per chiudere la bocca alla gente.... No, no.... quando c’è da guadagnare qualcosa non vieni a cercarmi, tu!... Lo sai? L’appalto della strada.... la gabella....
Mastro Nunzio voleva snocciolare la litania dei rimproveri, intanto che ci si trovava. Ma Gesualdo, il quale aveva già la casa piena di gente, e sapeva che non gli avrebbe mai fatto chinare il capo se aveva detto di no, se ne andò colle spalle e il cuore grossi. Non era allegro neppur lui, poveraccio, sebbene dovesse far la bocca ridente ai mirallegro e ai salamelecchi. Però infine con Nanni l’Orbo, più sfacciato, che gli rompeva le tasche chiedendogli i confetti a piè della scala, si sfogò:
— Sì!... Va a vedere!... Va a vedere come s’è