Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 355 — |
volesse mandarla via come fa il sensale nel conchiudere il negozio, vociando così forte che sembrava in collera, fra le risate:
— Be’.... pigliateli, se vi piacciono.... Potrete camparci su!...
Tutti si guardarono negli occhi. Isabella si alzò senza dire una parola, ed uscì dalla stanza. — Ah!... — borbottò don Gesualdo. — Ah!...
Ma visto che non era il momento, cacciò indietro la bile e voltò la cosa in scherzo:
— Anche a lei.... le piacciono le canzonette. Come passatempo.... colla chitarra.... adesso che siamo in villeggiatura non dico di no. Ma per lei c’è chi ha lavorato al sole e al vento, capite?... E se ha la testa dura dei Trao, anche i Motta non scherzano, quanto a ciò....
— Bene, — interruppe la zia, — questo è un altro discorso.
— Ah, vi sembra un altro discorso?
— Ecco! — saltò su donna Sarina, pigliandosela a un tratto col nipote. — Tuo zio parla pel tuo bene. Non lo trovi, un parente affezionato come lui, senti!
— Certo, certo.... Voi siete una donna di giudizio, donna Sarina, e cogliete le parole al volo.
La Cirmena allora si mise a dimostrare che un ragazzo di talento poteva arrivare dove voleva, segretario, fattore, amministratore di una gran casa. Le