Pagina:Matilde Serao, Beatrice (1890).djvu/55

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Beatrice 49


mondo interiore, già esistente, non sa esprimersi. Ah che la madre vede quello che gli altri non vedono. Ah che essa sa quello che gli altri non sanno; ella ha il presentimento ed ella ha lo spirito profetico; e ciò che, più tardi, meraviglierà il mondo, non la stupisce! A questi figliuoli che già portano impressa sulla fronte il mistico suggello dell’idea, a questi figli che furono segnati dallo spirito, a questi fanciulli fatali, i cui occhi già cercano alla vita quello che essa non può dar loro che più tardi, per forza, per violenza, le carezze materne vanno più pietose, più soavi, già lenienti i primi segreti sussulti. Ah chi li conosce, questi primi sussulti dei fanciulli che saranno artisti e pensatori, chi li conosce e chi ne freme, di terrore e di orgoglio, se non voi, madre? Queste prime ansie che conturbano l'adolescenza e la rendono infinitamente triste, quando la coscienza dell’ingegno soffoca di emozione il giovanetto, voi le raccogliete, o madre! Siete voi che