Pagina:Matilde Serao Il ventre di Napoli, 1906.djvu/56

Da Wikisource.
44 Il ventre di Napoli

spostamento che nulla vale a riequilibrare, dove vi è una rovina finanziaria celata ma imminente, dove vi è un desiderio che ha tutte le condizioni deir impossibilità, dove la durezza nascosta della vita più si fa sentire e dove solo il danaro può esser rimedio, ivi il giuoco del lotto prende possesso, domina.

Segretamente, giuocano tutte le ragazze da marito che non hanno un soldo di dote; giuocano tutti i numerosi impiegati al Municipio, alle Banche, all’Intendenza, al Dazio Consumo; tutti i pensionati che non possono vivere con la pensione e che non avendo nulla da fare, fanno la cabala, istudiano la scienza negromantica del lotto, giuocano disperatamente e hanno sempre il libretto in pegno; tutti i commessi di negozio, che guadagnano quaranta lire il mese, sanno i numeri certi e li giuocano ogni settimana. Grande reddito, al lotto, lo danno i magistrati: pagati miserevolmente, essi che rappresentano la più grande equità morale, esposti a tentazioni che respingono con una inflessibilità degna di maggior premio, provvisti di molti figli, rovinati dai traslocamenti, la loro debolezza, la loro speranza consiste nel lotto.

I piccoli commercianti che si dibattono conti-