Pagina:Matilde Serao La moglie di un grand'uomo, 1919.djvu/27

Da Wikisource.

il trionfo di lulù 19


scambiano qualche parola, sino a che s’ode il segnale della partenza dei cavalli. Ti ricordi che io proteggeva Gorgona, senza prevedere quanto essa mi sarebbe stata ingrata... bisognerà rassegnarsi anche all’ingratitudine delle bestie. Una nube di polvere fa scomparire i cavalli. «La Gorgona vince» esclamo io. «No, dice sorridendo Montefranco, vince Lord Lavello.» Io mi indispettisco per la contraddizione, egli continua a sorridere e a contraddirmi; facciamo una scommessa, una discrezione. Infine, dopo mezz’ora di palpiti e di ansietà, arrivo a sapere che la Gorgona è una traditrice, che io ho perduto e che Montefranco ha guadagnato: figurati! Gli dico che voglio pagare subito subito, egli s’inchina e risponde che vi è il tempo; lo incontro a Chiaja, gli rivolgo un’occhiata che è un’interrogazione; egli si contenta di salutare e sorridere in un modo misterioso. Così al teatro, così dappertutto: io vivo nella massima curiosità: Roberto è bello, ha ventisei anni... e stamane il signor Montefranco padre, mio futuro suocero, è rimasto in conferenza due ore con la mamma.

— Oh!

— Segni di attenzione nel mio pubblico. La visita del papà l’ho saputa da Jeannette. Dun-