Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/109

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gio, adagio, mio bel signore, gli rispose quegli, perchè tanto trambusto? Ove sono io? Nel luogo ove esser dovete. Osereste voi ritenermi? Sì, ed oso fare anco di vantaggio. E ciò dicendo l’incivile applicò sulle spalle e sul dorso di Stanton parecchi grossi colpi di staffile, che lo fecero stramazzare sul pavimento con delle convulsioni di rabbia e di dolore.

Or dunque, gli soggiunse l’aguzzino, mostrandogli lo staffile: voi vedete bene che vi trovate nel luogo in cui dovete essere. Prendete per tanto consiglio da un amico e non fate più strepito. Là fuori vi ha chi aspetta con le catene in mano: dessi vi ci avviticchieranno in un baleno, a meno che non vogliate preferire di esser da me ben regalato con questo arnese, di cui già vi ho dato un assaggio. I due uomini di fatto si avanzarono trascinando una lunga catena, e facendo le viste di volerlo con quella legare; il rumore, che essa produsse strisciando sul pavimento, fece gelar di spavento il san-