Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/108

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quel primo momento credette veramente che il suo spirito fosse alienato; si avvicinò brancolando alla porta, che scosse con quanto aveva di forze, e mandò degli urli terribili facendo dei rimproveri e delle minaccie. La stessa eco della mattina ripetè le grida e lo strepito ch’egli faceva. I pazzi sono dotati di una malignità particolare mista ad una somma finezza d’udito, che fa loro distinguere ad un tratto la voce di un nuovo ospite trasportato nel lugubre recinto in che sono rinserrati. Le grida, che Stanton udiva da tutte le parti, sembravano essere le voci festive degli abitatori d’averno, occasionate dall’arrivo di un novello ospite in quella dimora del pianto.

Dopo molto gridare e dibattersi arrestossi alla fine Stanton, e quasi subito sentì un forte calpestio di piedi nel corridoio. La porta si schiude, e gli si presenta un uomo di fisonomia dura e severa. Egli distinse altre due persone rimaste fuori della soglia. Toglietemi da questo luogo di orrore, scellerati! gridò Stanton. Ada-