Vai al contenuto

Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/171

Da Wikisource.
162

quelle statue di santi che dopo aver traversato una immensa chiesa, si trovano collocate in qualche solitaria nicchia riccamente decorata. Mio padre e la mia madre si trovavano ambedue nel gabinetto stesso, e sembrava che considerassero con rispetto quel pallido vecchio ed augusto fantasma. Il loro rispetto fece che crescesse il mio, e quando essi mi condussero a’ piedi del vecchio, mi credetti sul punto di essere offerto in olocausto. Esso frattanto mi abbracciò, benchè con una certa ripugnanza e severità. Terminata che fu cotesta cerimonia, durante la quale io era stato agitato da un forte interno tremore, un domestico mi condusse via, e mi accompagnò ad un appartamento, ove per tutti i rapporti fui trattato come il figlio di un gran signore. Nel corso della stessa sera i miei genitori vennero a vedermi; essi nell’abbracciarmi piangevano, ma mi sembrò osservare che alle lagrime della tenerezza fossero frammiste quelle del dolore. Tutto ciò che mi era d’intorno mi pareva