Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/215

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far cambiare di luogo i sagrificatori e la vittima. Fermandomi con compiacenza in questo pensiero diedi in un prolungato scoppio di risa. Ad un tratto mi veggo comparire il vecchio zio, che mi disse maravigliato: cosa significa tutto ciò! — Nulla, signore, null’altro che un pensiero, che mi è venuto in mente; ed è che se volessi potrei ad un tratto far cambiare di luogo i sagrificatori e la vittima. — Noi discuteremo questo punto in altra occasione; intanto.... — Intanto, lo interruppi con un altro scoppio di risa, che senza dubbio dovette molto turbarlo, intanto io non ho che un’alternativa a proporre: dite al mio genitore o a mio fratello, che venga un di loro a rimpiazzare il mio posto: ecco la mia determinazione; io non voglio essere un religioso.

A tali mie parole pronunziate con fermezza egli si mise a percorrere la stanza con tutta l’apparenza della disperazione. Io lo seguiva proferendo delle ingiurie e delle bestemmie, che dovettero farlo inorridire. In-