Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/272

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ricoloso, confidente morì dopo pochi giorni, ed io sono convinto che non dovetti la sua fedeltà in quegli ultimi momenti, se non al delirio, dal quale prima di rendere lo spirito fu sopraggiunto; ma è impossibile di esprimere ciò che sentì in que’ momenti. La sua morte in tale occasione e la gioia poco cristiana che m’ispirò, furono per me altrettante prove del pericolo che io andava ad affrontare.

L’indomani della mia conversazione col portinaio, restai sorpreso di vedere nella sera il superiore entrare nella mia camera, accompagnato da quattro de’ più anziani della casa: sentii che questa visita non mi annunziava nulla di buono. Li ricevetti con rispetto, ma tremando dal capo alle piante. Il superiore si collocò in faccia a me, accomodò la sua seggiola in maniera che io rimanessi precisamente dirimpetto al lume. Sulle prime io non compresi qual fosse la sua intenzione nel situarsi in quella maniera; mi accorsi però, in seguito, ch’egli voleva esaminare attentamen-