Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/273

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te la mia fisonomia, intanto che la sua mi rimarrebbe celata. I quattro religiosi rimasero in piedi dietro la di lui seggiola. Il superiore mi indirizzò pacificamente la parola così: mio figlio, voi da qualche tempo non avete cessato di occuparvi della vostra confessione, ed in ciò siete molto lodevole: ma vi siete accusato di tutte le colpe che la vostra coscienza vi rimprovera? — Sì, padre mio. — Di tutte! ne siete voi sicuro? — Mio padre, mi sono accusato di tutto ciò che ho conosciuto. Del rimanente, non vi ha, che Iddio, che possa penetrare negli abissi del cuore. Ho scrutinato il mio più profondamente, che ho potuto. Ed avete messo in iscritto tutto ciò, che di peccaminoso avete riscontrato nel vostro cuore? — Sì. — E fra le vostre colpe non avete scoperto quella di aver ottenuto il mezzo di scrivere la vostra confessione, e di averne abusato per un uso tutt’affatto contrario? (Questo era il punto delicato, e vidi, che era necessario di armarmi di tutta la fermezza. Feci