Vai al contenuto

Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/292

Da Wikisource.

279

Cotesta mal’augurata proposizione non servì che a rendermelo vieppiù contrario; dessa aveva risvegliata la sua passione dominante, conciosiachè egli fosse d’una severità esemplare per la regolar disciplina. Io aspettava pazientemente che questa nuova tempesta si dileguasse, intanto che il superiore non cessava di ripetere: Dio mio! per quale offesa sono umiliato così! Qual’è l’inconcepibile delitto, che ha potuto far meritare cotesta disgrazia ad una comunità intiera! Che sarà della nostra riputazione! Che dirà di noi tutta Madrid? — Padre mio, lo interruppi, credetemi che se un oscuro religioso vive, muore o reclama contro suoi voti, sono soggetti poco importanti fuori delle mura del suo convento. Non passerà molto tempo, che io sarò del tutto obliato, e voi vi consolerete veggendo l’armonia ristabilita nella disciplina della vostra casa, la quale io avrei incessantemente turbata.

Il superiore senza porgermi ascolto proseguiva a passeggiare, dicendo