Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/333

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sortire quasi della infanzia; pochi mesi dopo aveva protestato contro i suoi voti, e si credeva che avesse fatto un patto collo spirito infernale. Per parte mia io non era affatto privo di ogni speranza: non conosceva, egli è vero, il prelato, nè concepiva in qual modo la sua visita essermi potesse vantaggiosa; ma vedendo che tutta la comunità era inquieta, traeva da ciò un favorevole presagio per me. Il prelato arrivò di buon mattino e si trattenne alquanto col superiore nel di lui appartamento; quindi si recarono in una gran sala dove era radunata tutta la comunità, ed il superiore mi fece chiamare. Pallido, tremante uscii della mia stanza, ed arrivato alla presenza del prelato invece di perdere il coraggio lo riacquistai, quantunque quella fosse la prima volta che lo vedessi. Era desso un uomo, la cui fisonomia era tanto rimarchevole, quanto lo era il carattere. La prima faceva su’ sensi la medesima impressione che il secondo sull’anima. Era egli grande e maestoso del-