Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/334

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la persona, bianchi aveva i capelli. I neri, ma freddi suoi occhi, si rivolgevano verso di voi senza parere di vedervi; quando la sua voce perveniva alle vostre orecchie, sembrava non si indirizzasse che alla vostra anima. Del rimanente la sua riputazione era senza taccia, esemplare la sua disciplina, la vita quella di un anacoreta.

A tutte le interrogazioni che da lui mi furono fatte, fu da me risposto con tale una ingenuità e schiettezza, che egli restò presto persuaso nulla di straordinario essere in me, e la conseguenza della sua visita fu l’esser me abilitato di nuovo a tutti gli esercizii proprii del mio stato. Il vescovo terminato il mio interrogatorio, partì raccomandandomi istantemente alle cure del superiore.

In quella notte io mi gettai così vestito, come era, sul mio letto dentro le quattro mura nella mia camera spogliata. La fatica e lo spossamento mi fecero dormire di un sonno profondo. La mattina susseguente essendomi destato vidi con mia ma-