Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/339

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CAPITOLO XIII.


Impossibil cosa mi sarebbe il potervi dipingere lo stato di costernazione in cui mi pose, il rigetto del mio appello. Tutti i colori scompariscono al sopraggiunger della notte; ma per la disperazione non vi è giorno: la monotonia è la sua essenza e la sua maledizione. Io passeggiava per ore intiere nel giardino senza riceverne altre impressioni, fuori di quelle che facevano al mio orecchio il rumore de’ miei passi;