Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/133

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pe’ fiori freschi de’ quali ella formava tutti i giorni la sua abbigliatura, si slancio sulla rosa ch’era frammezzo al mazzetto dell’amante Indiana, e togliendola di mezzo agli altri fiori la depositò ai piedi di lei. Gli Indiani interpetrarono ciò per un fausto augurio, e dopo essersi un’altra volta prostrati a terra, presero di nuovo il cammino per ritornare alla loro isola nativa. Ma questa volta non s’imbarcarono in canotti differenti; l’amante dirigeva quello della sua amante, che assisa tranquillamente al fianco di lui porgeva orecchio agli inni che le giovani sue compagne cantavano in onore della bianca divinità e dell’isola propizia agli amori, nella quale essa erasi stabilita.

La bella ed unica abitante di questa isola turbata un istante all’aspetto dei suoi adoratori non tardò a riacquistare la sua tranquillità. Dessa non poteva conoscere il timore, perciocchè nel mondo, che aveva veduto nessuna cosa le aveva ancora offerta l’apparenza della inimicizia. Il