Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/184

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Cotesto Oceano sì puro, e sì placido, che si distendeva innanzi a loro non aveva giammai riflettuto due fisonomie più differenti o ispirato a due cuori de’ sentimenti più opposti. Immalia attingeva da esso quei soavi, e deliziosi pensieri, che natura ispira ai cuori innocenti. Dessi soli ponno veramente gioire dell’aspetto della terra, dell’Oceano e del cielo.

Allo straniero questa vista suscittava idee molto differenti. Egli la contemplava come una tigre guarda una foresta ripiena d’una preda abbondante. La sua immaginazione gli offriva ad un tempo infiniti naufragii, ed il naviglio che proseguendo il suo viaggio col più prospero vento e col cielo più sereno, urtava ad un tratto in uno scoglio a fior d’acqua e sommergevasi in un mare tranquillo; contrasto delizioso per la sua anima feroce e crudele. Alcuna volta prendevasi diletto di contemplare i navigli a misura che navigando passavano innanzi a’ suoi occhi ed a pensare seco stesso, che ciascheduno