Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/207

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templa con isdegno), il primo atto del mio potere sarebbe di scegliere il suo più pronto e mortal fulmine per configgervi al luogo dove ora vi vedo. — Me! ripetè l’indiana tremante, e divenendo pallida più per le di lui parole e pel tuono con cui le pronunziava, che pel furore raddoppiato della tempesta. — Sì, sì; voi; non ostante tutta la vostra amabilità, la vostra innocenza la vostra purezza! E ciò sarebbe per impedire, che un fuoco ben più ardente non consumi la vostra esistenza, e non dissecchi la sorgente del vostro sangue; perchè non siate più esposta ad un pericolo mille volte più funesto di quello che vi manacciano gli elementi; il pericolo della mia maladetta e miserabil presenza.

Immalia non sapendo ciò che egli si volesse dire, ma commiserando l’agitazione in cui le pareva di vederlo, se gli avvicinò per calmare, se fosse stato possibile, una emozione, di cui non poteva conoscere nè la causa nè il nome. Pallida, con le chiome sparse le mani giunte sarebbesi detto che ella