Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/220

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sonomia dello straniero, ma comprese bastantemente il pericolo per isfuggire dalle sue braccia.

Addio per sempre, gridò egli allontanandosi similmente da lei. Immalia spossata dalla emozione e dal terrore, era caduta priva di sentimenti sopra un mucchio di macerie che cuoprivano il sentiero della pagode rovinata. Lo straniero tornò indietro la prese sulle braccia; ella non dava segno di vita; i suoi lunghi capelli la coprivano tutta. Ella è morta, mormorò egli sottovoce. Ebbene! muoia ella mille volte piuttosto che esser mia!

Nel favellare così posò di nuovo l’immobil peso sulle macerie, ed abbandonò l’isola per mai più ritornarvi.