Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/229

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ta di malinconia, la quale agli occhi di un osservatore superficiale avrebbe potuto sembrare passeggiera o affettata, ma che per altri era argomento che mentre tutta l’energia della sua intelligenza era occupata, e desto tutto l’istinto della sua ragione, il suo cuore era ancor vuoto e dimandava un abitante.

Il gruppo de’ cavalieri, ch’era stato occupato nel ragionare intorno allo straniero, sentissi irresistibilmente attratto alla vista di lei. Il loro bisbiglio prodotto dal timore cangiossi in esclamazioni di piacere e di maraviglia vedendo passare quell’avvenente giovanetta. Appena ella ebbe fatti alcuni passi per allontanarsi, videro essi lo straniero rivolgersi indietro lentamente e passar vicino alle giovani damigelle. Ma l’occhio di lui andò in traccia di una sola: questa lo riconobbe, gettò un alto grido e cadde per terra priva di sentimento.

Il tumulto cagionato da un tale evento, del quale tutti erano stati spettatori, senza che alcuno sapesse