Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/290

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ho mutato credenza, ma il mio cuore non è cambiato: vi amo tuttora e sarò vostra per sempre. Voi mi fate un grave insulto col dubitare di questo sentimento, che cercate di analizzare non per altro motivo, se non perchè non lo sentite o comprender non lo potete. Ditemi che cosa è amare; ed io con tutta la vostra eloquenza ed i vostri sofismi vi sfido a rispondere a questa mia dimanda con tanta giustezza con quanta lo posso io. Se volete sapere cosa sia l’amore non dovete già dimandarlo alla bocca di un uomo, ma bensì al cuore di una donna. — Nel pregarmi, che io vi spieghi l’amore, disse Melmoth con un amaro sorriso, voi mi imponete un incarico tanto piacevole, che non dubito di soddisfare intieramente al vostro desiderio. Amare, bella Isidora, è vivere in un mondo, che ci formiamo da noi medesimi, e nel quale le forme ed i colori degli oggetti sono brillanti, quanto falsi ed ingannevoli. Per quelli, che amano non vi ha nè giorno nè notte; verno nè estate; nè società nè