Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/306

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si sente male di fatti. Sollevatela; chiamate soccorso e datele un poco d’acqua fredda, o ciò, che sarà più opportuno, e conducetela all’aria aperta. Quando la figlia fu partita dal salotto di donna Chiara, questa esclamò: Ecco le conseguenze di tutte queste follie di amori e di matrimonii! Io, grazie al cielo, non ho mai amato in vita mia; e quanto al matrimonio, si trattò unicamente di fare la volontà di Dio e de’ nostri genitori.

Isidora avendo riacquistati i suoi sentimenti mandò a fare le sue scuse alla madre della sofferta momentanea indisposizione, e pregò le sue ancelle di lasciarla sola. Sola! ella è questa una parola, alla quale gli amanti non annettono che un’idea, quella cioè di trovarsi in compagnia dell’oggetto amato, che per essi equivale all’universo intiero. Isidora desiderava in questa circostanza terribile di dimandar consiglio a quello, la cui immagine era ognora presente al suo cuore, e del quale sentiva incessantemente la voce, anco quando