Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/314

Da Wikisource.

305

mia talmente ferma, che dava chiaramente a dimostrare d’esser capace di eseguire quanto diceva. Cotesta unione della energia colla debolezza, della bellezza e della morte fece palpitare il cuore di Melmoth con un sentimento per lui finora sconosciuto; onde rivolgendo indietro il capo e con un tuono, che sembrava rimproverarsi la sua dolcezza, disse: Potreste voi dunque morire per colui, pel quale non volete vivere? — Ho già detto, che amarei mille volte la morte piuttosto che essere sposa di Montillo. Io non so che cosa sia la morte; poco conosco la vita, ma perirei prima di commettere uno spergiuro dividendo la sposa di un uomo che non posso amare. — E perchè non potete voi amarlo? la interuppe Melmoth trastullandosi col cuore della sua amante, come un fanciullo si trastulla con l’augellino, che tiene legato per un filo. — Perchè, gli rispose, io non posso amare, che un solo. Voi foste la prima creatura umana, che m’insegnaste a sentire; la vostra immagine mi sta continua-