Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/34

Da Wikisource.

29

intorno alla mia famiglia, che non sapeva più cosa mi dicessi; finalmente esclamai: Giovanni dunque è morto? voi foste il suo assassino? Voi! Io credo a tutto ciò, che mi avete detto; sono senza dubbio molto colpevole; ma Giovanni è morto? Io stava aspettando la sua risposta; egli non rispose; ma quel diabolico silenzio parlò bastantemente. Quindi continuai a dirgli. E mia madre si è ritirata in un convento? (Egli fece un segno col capo.) E il mio genitore?... Sorrise egli allora, ed io chiusi gli occhi, perchè avrei tutto potuto sopportare fuori di vederlo sorridere. Non gli dissi più nulla, e solo mi contentai di dargli un’occhiata.

Non vi ha rimprovero più amaro del silenzio, perchè sembra che esso rimandi il colpevole alla disamina del proprio cuore, la cui eloquenza non manca quasi mai di riempierne la lacuna in una maniera poco soddisfacente per l’accusato. Il mio sguardo dunque gli cagionò una stizza tale, che non credo, le più dure invettive suscitare gliene avessero