Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/342

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tutto ciò che può renderlo venerevole agli occhi de’ fedeli. Vi sono dei crocifissi e delle tombe, e nelle vicinanze si veggono erette delle croci in luoghi, dove sono stati commessi degli omicidii; perchè per un caso singolare presentemente alcuni banditi vi hanno fissato la loro dimora.

A queste parole Melmoth si accorse che la sua vittima aveva ritirato il braccio di sotto al suo. Ma quivi, aggiunse egli, in mezzo a queste medesime rovine abita un santo eremita, il quale nella sua cappella ci unirà secondo il rito della vostra Chiesa. Egli pronunzierà sopra di noi la benedizione, ed uno di noi sarà contento! — Fermate, esclamò Isidora, allontanandosi da lui quanto più potè, ed assumendo un’aria più maestosa che le fu possibile. Fermate; nè vogliate a me avvicinarvi, nè indirizzarmi un’altra parola fino a tanto che non mi abbiate detto il luogo, in cui noi saremo uniti, e dove io diverrò vostra sposa legittima! Io ho sofferto de terrori e de’ dubbii; dei sospetti e della persecuzione, ma... —