Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/343

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Ascoltatemi, Isidora, le disse Melmoth maravigliato di quel suo istantaneo coraggio. — Ascoltatemi voi, gli disse la giovinetta timida, ma eroica, slanciandosi colla sua ordinaria agilità sopra un dirupo, che era al disopra della strada, ed attenendosi ad un frassino che sporgeva fuori delle fenditure della rupe; ascoltatemi voi. Vi sarà più agevole di sradicare quest’albero, che distaccar me dal suo tronco. Mi precipiterò piuttosto giù nel torrente, il quale mugghia sotto i miei piedi, che mettermi nelle vostre braccia fino a tanto che non mi abbiate giurato, che coteste vostre braccia mi guideranno all’onore ed alla sicurezza. Io per voi ho rinunziato a tutto ciò, che i miei nuovi doveri mi dicevano esser sacro, a tutto ciò, che da molto tempo il mio cuore mi diceva di amare! Dal sagrifizio, che io ho fatto giudicate di ciò che potrei fare, e non vogliate dubitare, che io vorrei piuttosto esser mille volte vittima di me medesima, che di voi.

Per tutto ciò, che vi ha di più sa-