Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/64

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CAPITOLO IV.


Seguitai a correre fino a tanto che ebbi perduta la lena e le forze, senza rimarcare che io era entrato in un passaggio oscuro. Finalmente fui rattenuto da una porta contro la quale urtai, caddi; essa si aprì e mi trovai in una camera bassa ed oscura. Rialzandomi, giacchè era caduto bocconi, diedi un’occhiata intorno di me; vidi uno spettacolo tanto singolare, che la mia inquietudine, il mio spavento restarono