Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/77

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le campane, che annunziavano prossima la cerimonia. Nella camera ove mi portai non v’era che una finestra, ed essendomi collocato dietro una portiera, che di tempo in tempo tirava, distinsi perfettamente tutto lo spettacolo. La casa era situata su di una piazza per la quale doveva passare la processione, ed era tanto piena di gente, che io non poteva concepire, come la comitiva avrebbe potuto traversarla. Finalmente la processione cominciò a comparire da lontano, e farsi vedere allo splendore delle torcie accese; perchè si faceva di botte per renderne l’effetto più imponente. Ad un tratto vidi la moititudine aprirsi, ed avanzare il sacro corteggio, simile ad un fiume maestoso, rinchiuso tra due sponde di popolo, che rimaneva ad una distanza fissa, come se fossero state due muraglie. Io ammirava estatico quel superbo spettacolo, quando in un subito fra la moltitudine si suscitò un forte tumulto. Mi affacciai, ed allo splendore di mille cerei accesi osservai in mezzo ad un gruppo di perso-