Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/85

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to della sua orbità gli pendeva sulla guancia intrisa di sangue. Non aveva egli un membro che non fosse spezzato, una parte di corpo, che non fosse ricoperta di ferite, ed in questo miserabile stato l’infelice non cessava di gridare ad alta voce: la vita! la vita! misericordia! fino a tanto che una pietra lanciata da una mano più umana delle altre gli tolse il sentimento della misera sua esistenza.

Frattanto la cavalleria avanzava; la moltitudine sazia di crudeltà e di sangue cedette immersa in un triste silenzio. L’uffiziale che comandava il distaccamento dimandò ove fosse la vittima: sotto i piedi del vostro cavallo, gli rispose una voce. Rivolse egli a terra lo sguardo e vide in realtà un informe e sanguinoso ammasso, sopra del quale era passato il cavallo.

Testimone della orribile esecuzione, posso assicurarvi, signore che provai tutti gli effetti, che ordinariamente si vogliono attribuire alla fascinazione. Sulle prime fremetti, ma