Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/130

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decidere a questo viaggio; ma era una voce quasi impercettibile, che le gridava in fondo del cuore: Va, e forse....

Eleonora si mise dunque in viaggio, e lo terminò con tanta celerità, quanta poteva permetterne lo stato delle comunicazioni verso metà del secolo diciassettesimo. All’approssimarsi del castello se le affacciò alla mente l’immagine dell’estinta madamigella Anna, e mille pensieri diversi le riempierono lo spirito. Ella, così diceva seco stessa, aveva un anima sempre immersa in pensieri gloriosi, nelle azioni più nobili della umanità, nelle più sublimi idee della eternita. Il magnanimo cuore di lei non poteva accogliere, che due ospiti; l’amore di Dio cioè, e quello del suo paese: questi effetti rimasero con lei fino alla morte, perchè in esso trovarono una degna dimora. Il mio all’incontro accolse un altro abitante, e come è stato esso ricompensato della data ospitalità! il perfido lo ha devatasto!...

Entrando nella sala del castello vi