Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/131

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trovò Margherita, che l’accolse col più tenero affetto, e Giovanni Sandal, che le indirizzò la parola con quella benevolenza placida e fraterna, che non lascia nulla a sperare. Le strinse la mano, le diede a conoscere la più viva sollecitudine per la salute di lei, la sforzò ritirarsi per prendere un poco di riposo dopo la fatica del viaggio. Eleonora quasi fuori di sè prese le mani di Margherita e di Sandal e con un movimento involontario le unì una dentro l’altra. La vedova Sandal era presente a quella scena; al primo entrar di Eleonora aveva ella provata una grande emozione, ma sorrise a quel movimento straordinario e spontaneo.

Eleonora si ritirò nell’appartamento che aveva altre volte occupato. Margherita con una previdenza tenera, e delicata ne aveva fatti cambiare tutti i mobili, nè vi si trovava più cosa alcuna, che potesse richiamare le antiche rimembranze. Ella si assise, riflettè all’accoglimento che le era stato fatto: più vi pensava più sentiva svanire la speranza dal