Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/132

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suo cuore. L’espressione del disprezzo o dell’odio le sarebbe sembrata meno desolante: perchè ella sapeva, che le più forti passioni si riducono sovente ai loro estremi opposti, mentre la semplice benevolenza non diviene giammai una passione. Per tal modo ella rimase convinta, che perse tutto era perduto.

Per più giorni ella ebbe a soffrire la pena intollerabile di vedersi trattare con fredda indifferenza dall’uomo, che unicamente ella amava. Quelli, che hanno provata una simil pena, possono soli farsene un’idea. Eleonora per mezzo di penosi sforzi cercava di assuefarsi alle nuove abitudini del castello; in esso era tutto cambiato dopo la morte di madamigella Anna. I numerosi pretendenti alla mano della nobile e ricca ereditiera si presentavano in folla, e secondo l’uso del tempo di allora vi erano sontuosamente trattati, e con delle feste invitati a prolungarvi il soggiorno. In tutte queste occasioni Giovanni dimostrò ad Eleonora delle particolari attenzioni. Essi danza-