Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/179

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na Chiara, nè l’autorità del padre Giuseppe poterono estrarre da lei una sola spiegazione. Quando essi la pressavano, lo spirito di donna Isidora riassumeva quella indipendenza alla quale era assuefatta nella sua prima esistenza. Dessa era stata padrona delle sue azioni per lo spazio di diciasette anni, e quantunque dolce e trattabile di natura, se avessero voluto tirannizzarla, ella provava un sentimento di sdegno, che non poteva esprimere se non con un silenzio profondo.

Cotesto segreto però non poteva lungo tempo stare celato. Passarono alcuni mesi, e le visite del suo sposo fecero acquistare allo spirito di donna Isidora una tranquillità ed una confidenza abituale. Melmoth medesimo spogliavasi a poco a poco della sua feroce misantropia, convertendola in una specie di cogitabonda tristezza. Isidora vedeva questo cambiamento con una contentezza da non esprimere, e sperava che una più intima relazione con lei avrebbe potuto ridurlo al pari di tutte le altre creature umane e trattabile.