Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/182

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inondavano il volto di Melmoth. Una donna non ci scongiura mai invano. Melmoth fu sensibile alla di lei preghiera, ma per un solo momento. Riguardando la sua vittima con aspetto serio ed inquieto, le dimandò se quello che gli aveva ella detto fosse vero. Dessa si allontanò involontariamente e non rispose che col suo silenzio. La natura si fece sentire al cuore di Melmoth, e disse fra sè stesso: il frutto che ella porta nel seno è mio, e qualunque cosa mi possa arrivare, lascerò dopo di me un ente, che pregherà pel suo genitore, anco quando io sarò caduto nelle fiamme, che mi arderanno per sempre, e le sue preghiere si ridurranno in vapore come una goccia di rugiada sulle sabbie ardenti del deserto!

A computare da quel giorno la tenerezza di Melmoth per sua moglie andò visibilmente aumentando; nessuno però sarebbe in grado di descrivere la sorgente dell’amore selvaggio col quale egli la contemplava, ed al quale mescolavasi sempre un poco di ferocia. Checchè ne sia egli