Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/185

Da Wikisource.
176

incominci fin d’ora ad assicurarmi della vostra mediazione. Credete che null’altro mi starà tanto a cuore quanto il farvi canonizzare. Voi mi somministrerete certo un numero sufficiente di miracoli! — Possa la vostra conversione essere il primo! gli disse Isidora con una energia, che fece rabbrividire Melmoth. Ella gli strinse la mano, ed essendosi accorta che esso tremava, volle proseguire il suo immaginario trionfo. Melmoth! esclamò ella, io ho il diritto di esigere da voi una promessa. Ho fatto per voi il più grande sacrifizio, giammai femmina ha dato un esempio di una tanto perfetta sommissione: avrei potuto vedere gli sposi i più illustri depositare a’ miei piedi i loro titoli, le ricchezze loro: nelle prime ore delle mie sofferenze del parto le prime famiglie della Spagna si sarebbero affollate intorno alla mia porta. Ma io deggio soffrire la lotta terribile della natura, sola, senza sostegno, senza consolazioni, senza soccorso; mentre essa è terribile ancora a quelle, le cui sofferenze sono alleviate dalla