Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/219

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re aprire la porta ed offrirsegli l’immagine di Melmoth.) Padre mio, io ho avuti de’ sogni nel corso della mia vita; ma questa volta non ho sognato. Talvolta in sogno mi è paruto di rivedere il giardino, in cui lo incontrai per la prima volta, le notti che egli passava sotto la mia finestra. Ho avute delle visioni sante e piene di speranze; alcune figure celesti mi comparivano in esse promettendomi la conversione di lui; ma questa notte sono sicura di averlo veduto. Padre mio, egli ha passata tutta la notte dentro questo carcere, egli mi ha offerto... mi ha scongiurato di accettare... la libertà ed il riposo, la vita e la felicità. Mi ha detto che vivremmo insieme nella mia isola indiana lungi dall’umano consorzio e dalle persecuzioni degli uomini. Mi ha giurato di non amare altri, che me, e per sempre; allora lo ascoltai. O mio padre, io sono molto giovane ancora; la vita e l’amore avrebbero potuto avere delle grandi attrattive per me. Io rivolsi lo sguardo intorno alla mia prigione, e pensai che convenu-