Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/43

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(Giulia) era sì rimarchevele, che la madre aveva presa l’abitudine di sortire ella stessa, piuttosto che mandare la figlia ad aggirarsi sola per lestrade. In quella sera però essendo essa stata obbligata di rimanere in casa per un lavoro urgente aveva detto a Giulia di andare a prendere il necessario per l’indomani, e le imprestò il suo velo insegnandole la maniera di adattarselo alla Spagnuola, onde nascondere intieramente il suo volto. Giulia incaricossi tremando della data commissione, ed uscì; ma il di lei velo essendosi casualmente disordinato; un cavaliere vide le di lei fattezze e ne rimase incantato. L’umile vestire, e l’andar così sola a fare le sue faccende gli ispirarono una speranza, che si permise di esprimere. Giulia si allontanò rapidamente, presa da spavento e da indegnazione per l’insulto che aveva ricevuto. Non potè però a meno di fissare gli occhi con una avidità, di cui non sapeva rendersi ragione, sull’oro che brillava nelle mani del cavaliere. Le si affacciò alla mente il