Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/56

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suo marito; io posso soffrire le ultime estremità della miseria e della fame, ma le parole orribili, che vi sono sfuggite di bocca durante i vostri sonni! Quando ripenso a coteste parole quando cerco d’indovinare.... — Voi non avete bisogno di nulla indovinare, la interruppe Walberg, vi dirò tutto.

«Mentre favellava in tal guisa la fisonomia di lui non dava più segni di stupidezza, ma divenne tutt’affatto tranquilla e proseguì. Tutte le notti, dopo le ultime nostre disgrazie, sono andato errando per ottenere qualche soccorso e ne ho dimandato a tutti quelli che passavano; ma nel corso di quest’ultime notti non ho mai mancato d’incontrare il nemico del genere umano, il quale... Cessate, amico mio, d’internarvi in questi orribili pensieri; dessi sono il resultato dello stato infelice del vostro spirito. Ines, ascoltatemi. Io veggo cotesta figura così distintamente, quanto la vostra; ascolto la sua voce, come voi presentemente ascoltate la mia. Il bisogno e la mi-