Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/9

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rompendo la sua lettura, lo vidi nella medesima sera di quel giorno di contentezza; ed il pittore, che avesse voluto rappresentare la felicità domestica, sarebbe stato sicuro di trovarne un perfetto modello nella casa di Walberg. Egli era assiso in compagnia della sua sposa, al primo posto della tavola, sorridendo ai suoi figli, che sorridevano ancor essi, senza che un pensiero inquieto venisse a turbarli. Bisogna però confessare, che codesti giovanetti formavano un gruppo molto piacevole. Everardo il maggiore de’ figli aveva sedici anni; desso era troppo bello, per essere un uomo, avea il colore vivace; e delicato; il suo personale già complesso e la voce tuttora sottile, non facevano che indicare la sua robustezza avvenire. Le due figlie Ines e Giulia avevano tutte le grazie del sesso de’ climi settentrionali; capelli biondi, due grandi occhi azzurri, una pelle di alabastro, le braccia rotonde e pienotte, le guancie fresche e colorite: in una parola, al vederle infonder da bere ai loro genitori, sarebbesi potuto dire, che era-