Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/97

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entrava ne’ racconti de’ tempi trascorsi, e le sue nipoti riscontravano in essi riunita l’eloquenza con la poesia. I suoi discorsi però divenivano più interessanti quando parlava degli avvenimenti de’ quali era stata ella stessa testimone.

Madamigella Anna Mortimer era in grado di raccontare molte cose e raccontava con grazia. Ella dipingeva coi più vivaci colori tutti i fatti della guerra civile. Parlava del giorno in cui ella montò in groppa dietro suo fratello Ruggero per andare incontro al re a Shrewsbury, e ripeteva quasi le grida, che risuonarono in quella fedele città, quando fu veduto il vasellame, che l’università di Oxford inviò alla zecca per esser consacrato in servizio del re. Di tutti gli anedotti però che raccontava madamigella Anna, dove poneva maggiore interesse erano quelli, che avevano rapporto alla sua propria famiglia. Parlava della virtù e del valore di suo fratello Ruggero con una unzione, che comunicavasi ai suoi uditori, ed Eleonora medesima non