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rappresentanza, di consiglio in Europa. Il vostro modo d’agire non deturpi né smentisca mai il fine santo die avete.
La vostra è Kivolnzione Nazionale: protesta solenne contro il principio statuito solennemente in Vienna che i popoli sono, come Jendi. dati dall’arbitrio delle famiglie regie o della conquista: aifermazione potente, che 1 popoli appartengono a Dio e a se stessi, e non possono essere materia di trafifíco o di coinpensi. Quell’affermazione deve trasparire in ogni vostro atto. Voi agite in nome del diritto italiano, non d’altro. Se le genti Lombarde accettano d’essere rette dalla Monarchia Piemontese, non è perché piacque a Luigi Napoleone di cederle al re e al re di riceverle in dono, ma perché T accettazione di quel reggimento sembra ad esse mezzo idoneo a raggiungere il fine, ch’è l’Unitá. Se le provincie d’Italia s^ annettono alla stessa Monarchia, è perché la monarchia regge una nobile e potente terra d’Italia ed esse non potrebbero separarsene senza costituire un dualismo, negazione dell* Unitá. Sappia la Monarchia, se non volete ch’essa diventi tirannica e tradisca l’intento, che l’unione è contratto bilaterale tra voi ed essa; che il se no, no, sta minaccioso in calce a tutti i registri d’annessione segnati da nomi di cittadini. La vostra è Uivoluzione fondata sul Diritto delle Nazioni. liis[)ettate sempre in voi quel Diritto, e nella vostra le altre Nazioni. Quando uomini senza fede e senza moralitá vi dicono: Offrite danaro all’oppressore per la libertá di Venezia, rifiutate la vostra destra a quelli uomini e dite loro: Venezia è nostra: disonoreremmo noi ed essa, comprandola e confessando il diritto di possedimento in altrui. Quando vi dicono: V Austria avrá per compenso alle vostre prò-