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introduzione xv


dell’Uomonota per la quale fu riprodotta fedelmente, financo nell’impaginazione, quella precedente di Lugano, e la continuò con l’opuscolo Ai Giovani d’Italia, al quale premise un’introduzione che reca appunto la data di Napoli, 12 ottobre 1860, infine con l’altro: La Questione Italiana e i Repubblicani. Infatti, la Biblioteca Popolare s’arrestò qui, quando cioè il Mazzini riprese la via dell’esilio. Ma i Doveri dell’Uomo ebbero negli anni successivi numerose ristampe, spezialmente per cura della «Commissione editrice degli Scritti di Giuseppe Mazzini,» formatasi subito dopo la morte del grande esule, la quale provvide pure a dare nuove ristampe dei su accennati opuscoli.

Anche nel 1861 il Mazzini fu da Londra assiduo collaboratore dell’Unità Italiana e del Popolo d’Italia. A quest’ultimo egli inviò ai primi di febbraio un articolo di notevole importanza, poiché ribatteva la strana pretesa di tre uomini politici tedeschi, uno dei quali, L. Bucher, aveva conosciuto a Londra, riuscito poi a ripatriare, ripudiando quei principii di nazionalità, che lo avevano costretto all’esilio. Costoro avevano firmato una dichiarazione nella quale sostenevano essere utile alla Germania che Venezia fosse ancora in possesso dell’Austria, contrari quindi a quanto aveva affermato il deputato Vinche, il quale, discutendosi alla Camera prussiana la risposta al discorso della Corona, aveva eloquentemente sostenuto la 1

  1. Doveri dell’Uomo . — In-16° di pp. viii-144. Sull’ultima sta l’errata-corrige.